Suppa cuata o gallurese (opportunamente addomesticata a zuppa di pane e formaggio)

Per ferragosto ho tentato di fare la ricetta più calda, autunnale, calorica, rigenerante che esista tra le pietanze sarde che non sono considerate semplicemente “carne”.

La suppa cuata, o zuppa logudorese, a base di brodo di carne, pane raffermo e formaggio a pasta filata, dovrebbe essere fatta esclusivamente con prodotti tipici della zona.

Ma, con un po’ di addomesticamenti e un certo adattamento del palato, ci siamo accontentati di questa versione casteddaia (cagliaritana, per i non isolani).

  • Difficoltà: bassa
  • Costo: basso
  • Tempo: 15′ (preparazione) + 30′ (cottura)

Ingredienti per 3-4 persone

  • Una pagnotta di pane di semola (ad esempio moddizzosu) che per errore è diventato raffermo
  • 300 g di provola semi stagionata (ad esempio la pera di Lacesa)
  • 150 g di mozzarella
  • Erbe e spezie varie: cannella, maggiorana, pepe nero, noce moscata, basilico, prezzemolo fresco tritato
  • 800 ml di brodo (vegetale, di dado)

Preparazione

Preparate il brodo. Io ho usato il famigerato dado. Lo so, fa poco gourmet, è poco genuino. Ma chissenefotte, è un piatto povero e povero lo facciamo.

Preparatevi una miscela “segreta” (le proporzioni ve le comunicherò in un altro post, io sono andato a occhio) che utilizzerete appositamente per la suppa cuata. In alternativa potete procurarvi la “saporita”, se riuscite a trovarla.

Affettate il pane a fette sottili 2-3 millimetri. Questa è la parte più faticosa, vi assicuro che poi sarà tutto in discesa.

Affettate la provola, sempre a fette molto sottili.

Scolate, affettate e schiacciate la mozzarella (con le mani, con la forchetta…) avendo cura di non disperdere il siero contenuto.

Prendete una pirofila abbastanza capiente, dove disporrete uno strato di fette di pane, un po’ di mozzarella schiacciata, la provola (a coprire quasi tutto il pane); aggiungete ora una spruzzata di miscela di spezie e un pizzico di prezzemolo.

Ripetete con altri strati fino al raggiungimento del bordo (o finché non finiscono gli ingredienti ^__^). L’ultimo strato visibile deve essere di provola, con una discreta spolverata di spezie.

Ora versate il brodo bollente sugli strati, facendo attenzione a non scottarvi (ehhh l’esperienza), vedrete il formaggio che inizia a fondere.

Ora infornate per 30′ a 180 °C, e aumentate la temperatura (o utilizzate il grill) per gli ultimi 5 minuti di cottura.

Servite caldissima!

Vini

In abbinamento alla suppa cuata, consiglio un rosso non troppo marcato, ad esempio un monica di sardegna, un bovale o un nebbiolo del limbara.

Lascia un commento